Napoli veg: i ristoranti vegani che ho provato e quelli che mi sono persa

Dove mangiare vegano a Napoli

Partiamo da un presupposto: io volevo strafogarmi di pizza. Per questa volta, dunque, conoscere tutti i ristoranti vegani di Napoli non era un’informazione chiave per il mio weekend fuoriporta. Mettici anche che ho viaggiato con le mie onnivorissime migliori amiche e non con il mio compagno vegano e che mangerei pizza marinara anche la mattina.

Mangiare vegano a Napoli

Nonostante questa premessa un po’ paracula, la Napoli vegana è riuscita a stupirmi con i suoi ristoranti vegetariani e vegani – alcuni provati, altri no – e le sue pizzerie sorprendentemente vegan friendly. I miei consigli per mangiare vegano a Napoli sono pochi ma incisivi e mi hanno fruttato un weekend rilassato all’insegna di soffici cornicioni, scialatielli (vedrai!), pizze vegane e cornetti aeroportuali senza burro, senza latte e senza uova.

Unico rimpianto? Non aver provato la sfogliatella napoletana vegana di un ristorante del centro storico perchè avevo mangiato troppo e il bis di limoncello ha inciso evidentemente sulla mia capacità di giudizio. Ora ne ingurgiterei un vassoio, così, sulla fiducia.

dove mangiare vegano a Napoli

Dove mangiare vegano a Napoli: le pizze

Senza esitazioni ti consiglio di farti quelle due ore di coda e sederti finalmente ad uno dei tavoli condivisi di Da Michele, spartana e storica pizzeria napoletana famosa dal 1870, molto prima che vi girassero una scena del film Mangia, Prega, Ama.Dove mangiare vegano e Napoli

Qui funziosa così: ti presenti all’ingresso della pizzeria appena apre, anzi, prima che apra. Senza indugi ti dirigi verso il tizio alla porta e dici:”Martina, per 3″. Lui ti risponderà:“Almeno un’ora e mezza” e ti consegnerà un foglietto azzuro con scritto il tuo numero, probabilmente già sopra al 100. I meno fortunati e i più ritardatari riceveranno il foglietto verde. In questo caso è possibile che l’impasto finisca e tu possa tornartene a casa a pancia vuota. Ma non è il momento di diseperare: fai una passeggiata, prendi un paio di birre in bottiglia al bar all’angolo e torna nei pressi della pizzeria dove sicuramente qualche tizio interessante attaccherà bottone.
Poi finalmente, il glorioso momento in cui esce il tuo numero, manco avessi vinto alla lotteria. Da qui tutto in discesa: siediti al tavolo, ordina una marinara – qui si fanno solo margherita e marinara – e goditi la pizza vegana migliore di Napoli.

Pizzerie vegane Napoli
Come puoi notare, siamo stanche ma felici. E il neon non ci rende giustizia.

Seconda tappa d’eccellenza dedicata alla pizza: Sorbillo. Ed è qui che si consuma il sacrilegio: non finiamo la pizza e ce la facciamo mettere nel cartone dell’asporto (ce la siamo poi divorata il mattino seguente, in aliscavo dirette a Ischia). La colpa non è della pizza ma dell’orario – anche qui lista, passate fra un paio d’ore – e del fatto che abbiamo ingannato l’attesa con un aperitivo a buffet. Due le cose rilevanti: Sorbillo ha più sedi disseminate per la città – io ho magiato in quella di via Partenope – a quanto pare tutte affollatissime; tra le tante pizze nel listino sbuca lei, la margheriTTa vegana con pomodorini rossi, gialli, basilico e una grattugiata di tofu bio in scaglie. Buonissima e soprendente, ho apprezzato l’idea quasi più del sapore. La pizza vegana a Napoli c’è ed è esplicita, oltre che ottima.

Dove mangiare vegano a Napoli - Sorbillo

La pizza vegana numero 3 è stata consumata avidamente da 5okalò alle 11 di sera appena prima dello svenimento. Lo svenimento che mi  avrebbe vista protagonista se non avessi messo qualcosa sotto ai denti dopo l’estenuante gita a Ischia. Inutile dire che anche qui c’è da armarsi di pazienza, ma non serve tendere le orecchie: chi chiama i numeri è dotato di microfono e non è necessario restare raccolti in religioso silenzio (ma in preghiera sì). Ad attirare immediatamente la mia attenzione è la marinara 50kalò, ovvero una marinara rinforzata con pomodorini freschi, scarola, capperi e olive taggiasche, il tutto di provenienza certificata. Un vero paradiso di sapori, non avrei cambiato nemmeno un ingrediente.

Dove mangiare vegano a Napoli - 50kalò

Dove mangiare vegano a Napoli: i ristoranti vegani o giù di lì

L’unico vero ristorante vegano che sono riuscita a provare a Napoli centro è Cavoli Nostri. Un moderno e allegro ristorantino sul lungomare, porto franco per me e le mie compagne di viaggio all’alba di quello che si sarebbe rivelato un faticoso pomeriggio si saliscendi post-limoncello (ma andiamo con ordine).

Dove mangiare vegano e Napoli - Cavoli Nostri

Ci accomodiamo in veranda, il menù è davvero ampio, tanto da rendere il detto “avere l’imbarazzo della scelta” reale più che mai. Ci decidiamo per un antipasto misto – polpette vegetali, crostini con tris di creme e insalata russa – un piatto di scialatielli alle vongole allegre* con alghe e pistacchi e un secondo a base di polpette veg con contorno di chips di patate.

Dove mangiare vegano a Napoli - Cavoli Nostri

 

Dove mangiare vegano a Napoli - Cavoli Nostri

Tutto quello che abbiamo provato, anche a detta delle mie amiche non veg è stato ottimo. Peccato non aver assaggiato le sfogliatelle, ma dopo una bottiglia di Falanghina e un paio di limoncelli è già tanto che io mi ricordi tutti questi dettagli. Succede perchè prendo l’onor di cronaca molto seriamente.

Dove mangiare vegano a Napoli - Cavoli Nostri
Qui non c’è nessun neon ma l’impressione è che qualcosa non ci renda giustizia comunque.

Cosa mi sono persa? Il tasto dolente

Dovrò tornare a Napoli. E questo è positivo. Dovrò tornarci non solo perchè si tratta di una città magica, piena di sfaccettaure difficili da cogliere in pochi giorni ma anche perché, nella mia agenda da vegan food trotter, spiccano due indirizzi veg inseplorati, abbandonati come i cartoni vuoti dell’Antica Pizzeria da Michele vicino ad ogni cassonetto di Via Cesare Sersale e limitrofi.

Il primo è O GrinVolevo visitarlo perchè mi sembra il classico fast-food che del fast food americano ha ben poco, fatta salva la goduria estrema che isprano tutti i suoi piatti. Pare che il locale sia piccino e ispirato da una forte etica animalista e comunitaria. Me lo sono immaginata un po’ come lo  Smaki Rozlinne di Cracovia, ma dovrò aspettare di vedere per credere. Ci sei già stato? Lascia un commento!

L’Amico Bio, invece, lo abbiamo mancato per un soffio. Ci siamo capitate sulle 15.00 e stava chiudendo baracche e burattini. Abbiamo ripiegato su una birra ghiacciata lì, in zona universitaria, ma mi è rimasto il pallino di sedermi nella sua verandina colorata. I piatti del menù sono vegani e biologici con un’ampia scelta su tutta la linea, dolci compresi. Una millefoglie al limone merita un’assaggio, solo per il fatto di esistere.

E fu così che si concluse la mia mini guida ai ristoranti vegani di Napoli: qualche successo, un paio di rimpianti, delle belle sorprese. Ma d’altra parte, mi sento in dovere di essere fatalista. Chi siamo noi per contraddire il destino? Così è andata e così doveva andare.

*MaVi di Cucina Ecozoica mi contatta gentilmente per informarmi che questo piatto è ispirato alla ricetta  Spaghetti con vongole felice del suo bel blog!

 

 

 

 

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