Sono una vegana che non ha mai assaggiato surrogati della mozzarella, non compra affettati vegani, non mangia wurstel cruelty free (nonostante mi sia cimentata a farli in casa). Fino ad ora.
Questa breve esperienza all’estero mi ha portata, per curiosità, comodità e voglia di sperimentare a tutto tondo, a calarmi nuovamente nei panni di un’onnivora, si fa per dire, ovvero a ri-addatarmi ad un mondo in cui:
- Compro salsicce e mozzarella sotto casa:
Acquisto fatto a Lark Lane (Liverpool) in un piccolo “bazar” che ha un banco frigo vegan tra cibo in lattina, giornali e carta igienica.
Della serie: incredibile ma vero.
- Mi tolgo lo sfizio del brunch con salsicce e patatas bravas:
Una perfetta coccola in un sabato mattina di sole, aspettando che la mia bff giungesse a Liverpool per il suo week-end di visita.
- Mangio una fetta di pizza vegan ad un concerto:
Mi aspettavo una pizzeria e invece era un pizza pub; volevo una pizza intera ma ne ho mangiato solo una fetta; credevo facesse schifo e invece ho scoperto la Cheezly (una finta mozzarella molto buona); pensavo che il concerto sarebbe stato ok….ed è stato una bomba.
Grazie Maguire’s pizza bar, 77 Renshaw Street, L1, Liverpool.
- Mi invento una pseudo pizza con la Cheezly:
Sì ok, è una pizza per chi può contare su di una riserva illimitata di fantasia ma mi ha ricordato casa ed è quanto basta.
- Faccio incetta da Holland & Barrett:
Ho affondato i miei artigli tra gli scaffali di questa catena di prodotti bio-salutistici-vegan-glutenfree con la tipica espressione della “iena ridens” in volto.
Un fornitissimo frigo per gli “onnivori-vegani a tutto tondo”: dallo yogurt agli affettati non ci si fa mancare nulla.
Dimmi che latte vegetale vuoi e ti dirò chi sei…
- Gusto una puttanesca col parmigiano vegan