MA IL VEGANO, ATTIZZA?

Sono vegana da qualche anno ma di vegani uomini praticamente non ne conosco. Solo di vista, per sentito dire, qualcuno di famoso, qualcuno pentito che è tornato a mangiare la maschia carne, qualcuno che non ha il coraggio di fare outing. Dunque mi chiedo, esistono? Ma soprattuto, se ci sono, attizzano?

Qualche volta, l’ho immaginato così, perdono.

Ho provato a immaginarmelo, quest’uomo che, come me, ordinerebbe la pizza senza mozzarella e ho cercato di figurarmi come avrebbe risposto allo sguardo “seh vabbè, guarda questo” del cameriere. Ho provato a tratteggiarlo deriso dagli amici ai barbecue, che si fa la spesa al bio, che si fa il pane fatto in casa. L’ho visto mentre accarezza un agnello e raccoglie le erbe di campo. L’ho visto camminare in quelle orrende scarpe vegan che neanche mio nonno, vestito di lino, con il borsellino frikkettone. L’ho intravisto in canottiera ad una menifestazione, con le pinze per rompere il fil di ferro e liberare le cavie da laboratorio.

Mi piace? E che ne so. Ma soprattutto, chi me lo dice che sia così?

Magari è un preconcetto, magari la mia mente è come un puzzle di quelli da 10.000 pezzi, tutti divisi tra cielo e terra, che poi finisce che butti via tutto. E allora mi sono detta, mettiamo dell’ordine, se si può.

#UN UOMO COME UN ALTRO, QUASI

Eccolo: alto (li immaginerò alti tutti, abbi pazienza), sicuro, da battaglia. Non ha paura di dire che è vegano, se gli amici gli “tirano su le pippe” lui punta su ben altri punti deboli. Sa cucinarsi tutto quello che serve ma non lo vedrai mai a raccogliere erbe spontanee. Va a fare la spesa, boicotta le multinazionali, ma se vede qualcuno scatenarsi con le “danze popolare” ha qualche conato. Cucina sì, ma poi i piatti li lascia quasi sempre lì, impilati nel lavello, per te.

#IL VEGANO COL PASSAMONTAGNA

Lui vive per le sue idee, un po’ scuro quando ti parla dell’ALF, lacrima alla vista di un maialino nano. Ma non ti illudere: il cuore è tenero e proprio per questo un po’ terrorista. Non dirgli mai che ti sembra che al gatto del vicino diano poco da mangiare: lui si metterà un passamontagna e lo rapirà. Lo terrà in braccio, piangendo, mentre la polizia lo ammanetta. E tu lo lascerai andare, quasi sicuramente, con un po’ di sollievo.

#IL VEGANO ALLA ZUAVA

Lui c’ha di bello che è alto. Poi si veste un po’ così, diciamo comodo. Pantaloni alla zuava, ciabatte da orto e chi s’è visto, s’è visto. Poi ha tante qualità: cucina, coltiva, ti riconosce tutti i funghi velenosi in montagna, il giovedì fa gli gnocchi. Tu gli parli del tempo e lui subito con “non esistono più le mezze stagioni”, gli dici che ti sei comprata un vestito e lui parte col global warming. Prova a farlo tacere, se non ci riesci, mangia gli gnocchi e fuggi.

#IL VEGANO CHE VORREI

Alto. Per il resto, si accettano suggerimenti.

 Toh, Hugh Jackman. Ma è solo un’idea come tante.

 

Immagine di Nika Vee da Flickr, CC.
Immagine di Cool Guyz da Flickr, CC.

 

 

 

Una risposta a “MA IL VEGANO, ATTIZZA?”

  1. Leonardo DiCaprio
    Ambientalista e vegano… Non penso sia molto alto, ma va bene lo stesso

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