Ho creato una crema da servire sulle fette di pane caldo. Ha un sapore un po’ marino, dei pezzi consistenti e polposi e un aspetto candido. Sai che c’è? Si crede un baccalà mantecato vegano.
Non chiedermi come mi sia venuto in mente, di preciso, di dare vita a un mostro sinestetico come il baccalà mantecato vegano. Che i puristi della tradizione non mi additino: sono solamente una ragazza veneta vegana che gioca a rifare i grandi classici della cucina veneziana in chiave cruelty free. Non ci vedo niente di male, in fondo c’è chi prepara le frittelle con la margarina e non lo fa per fini etici. Di cosa stiamo parlando?
La ricetta del baccalà mantecato vegano
Ti servono:
- 300 g di ricotta di soia molto densa
- 1 lattina di jackfruit
- 1 cipolla bianca
- alga wakame o kombu
- 200 ml di panna vegetale
- sale affumicato
- brodo di verdure q.b
- prezzemolo fresco q.b
- olio evo q.b
- salsa di soia q.b
- un filoncino di pane ai cereali
Per prima cosa trita la cipolla e soffriggila in padella antiaderente con un cucchiaio di olio evo.
Sciacqua il jackfruit sotto l’acqua corrente, asciugalo con un panno pulito e versalo in padella perché si insaporisca.
Ricopri il jackfruit di brodo saporito e aggiungi due cucchiai di salsa di soia e l’alga perché rilasci le sue note marine. Cuoci con il coperchio per circa 30 minuti.
Scola il jackfruit in un colino a maglie strette, riduci a filettini con la forchetta e rimettilo in padella con la panna, il prezzemolo tritato e il sale affumicato. Tieni sul fuoco fino a quando la panna non si sarà ristretta e lascialo raffreddare.
Unisci il jackfruit alla ricotta, aggiusta di sale se necessario e amalgama con cura. Puoi frullarne una parte per un risultato più cremoso.
Servi sul pane caldo con altro prezzemolo fresco tritato.
Se cerchi un latro stuzzichino saporito per l’aperitivo prova il falafezzino!