La mozzarella in carrozza vegan è per me un sogno che si avvera: da piccina passavo spesso davanti ad una rosticceria mestrina rinomata proprio per questa specialità e ne assaporavo il gusto a partire dall’aroma inconfondibile che impregnava (credo sia il termine giusto) l’intera via pedonale.
Ora, la rosticceria ha chiuso ed io sono vegana. Ma come al solito non mi sono lasciata scoraggiare: dalla rosticceria alla mia cucina, dalla mozzarella alla besciamella…ecco a voi la mia versione della mozzarella in carrozza vegan, che potremmo ribattezzare: “besciamella in carrozza”!
DI COSA HO BISOGNO:
Dosi per 6 maxi besciamelle in carrozza
-12 fette di pancarrè vegan private del bordo
–besciamella vegana (circa 1/2 porzione)
-latte di soia q.b
-farina q.b
-pangrattato q.b
-carciofini sottolio q.b
-pomodori secchi q.b
-rucola q.b
-funghi sottolio q.b
-1 l olio di semi di mais
ALL’OPERA:
Preparate tre ciotole: una con del latte di soia sufficiente ad immergere brevemente il toast farcito; una seconda con una pastella abbastanza densa fatta di latte e farina (se si formano grumi, frullate) in cui immergerete nuovamente il toast; ed una terza con il pangrattato in cui ripasserete il toast stando ben attenti a sigillare i bordi per evitare che il ripieno fuoriesca in cottura.
Farcite le fette di pancarrè con la besciamella ed accoppiando alternativamente carciofini, pomodori secchi, funghi e rucola in modo da creare diverse combinazioni. Salate leggermente e premete bene sui bordi che dovranno essere ben “besciamellati” per stare attaccati.
Impanate le mozzarelle in carrozza come spiegato all’inizio, ovvero: nella ciotola del latte (molto velocemente, non devono inzupparsi) nella pastella e successivamente nel pangrattato.
Friggete una mozzarella in carrozza vegan alla volta in un wok con un litro di olio di semi di mais a temperatura (provate ad immergere uno stuzzicadenti, se si formano immediatemente delle bollicine tutt’attorno l’olio è ok). Saranno pronte una volta dorate da entrambi i lati (ricordatevi di girarle a metà cottura) e lasciatele risposare su della carta assorbente.
Tagliate le mozzarelle in carrozza vegan a metà e servitele ad una tavolata piena di amici affamati!
Anch’io ricordo quella rosticceria! Era un rito, da bambina, passeggiata in piazza Ferretto con la mamma e/o nonna e prima del giretto da Coin, sosta pro mozzarella in carrozza, era un rito! 😀
Proverò a farle, magari aggiungendo il “paté delle alici felici” (parti uguali di fiocchi di lievito di birra e olio di lino) per ricreare l’acciuga…vediamo un pò 😉
Ciao Francesca, sì, era proprio una meraviglia! Io e mia mamma eravamo delle super golose e qualche volta facevamo anche un giro tramezzini 😉
Ottima la tua idea del patè di alici felici, magari con qualche cappero?
Fammi sapere e a presto,
Martina