Un giorno a Milano: dove mangiare vegano dalla mattina alla sera

ristoranti vegani milano

Milano me la ricordavo meno torrida. Tutto è iniziato con due biglietti per About Art di Keith Haring e si è concluso con un mini tour dei ristoranti vegani di Milano. Come al solito percorro le città in lungo e in largo, scandendone le vie a colpi di stelline Google Maps etichettate così: “Pranzo vegano day 1” “Colazione vegana cicciosa day 2” e “Cocktail?”. Ma Milano mia, questa volta è stata dura: interminabili attraversamenti pedonali, il cui rapido attraversamento era impedito da altrettanto interminabili semafori rossi. E poi clacson, linee della metropolitana interdette e un ammasso di gente indaffarata almeno quanto me. Intenta a schedulare ogni singola ora, ansiosa di capire dove mangiare vegano a Milano, arrivare in tempo alla mostra (ovviamente era il suo ultimo giorno e Fabio ed io siamo capicollati al Palazzo Reale madidi di sudore con 15 minuti di ritardo sull’orario del biglietto prenotato) e godermi anche un aperitivo alla milanese di quelli avidi.
Alla fine sì, ce l’ho fatta, ma la vacanza è un’altra cosa.

Il mio entusiasmo per Radicentonda  è durato il tempo di una colazione: cappuccino buono come quelli di Cracovia (sembra un paradosso, ma i soyaccini o i cappuccini con latte di mandorla, “lì a nord” li sanno fare meglio di noi); torta alle carote glassata sublime (non, unta, non stoppacciosa, non troppo dolce) e la brioche vegana sfogliata più buona che abbia mai preso al bar. Chissà com’è a pranzo… purtroppo non ho avuto il tempo di scoprirlo.

dove mangiare vegano a Milano

Ristoranti vegani a Milano: mai sentito parlare del Joia?

La mia esperienza vegana al Joia è stata criptica. Il nostra tavolo prenotato per pranzo ci aspettava in una sala abbastanza spartana ma molto elegante al sapore vagamente demodé. Complici il silenzio placido e il canto degli uccellini registrato, mi sono sentita in una scena, di quelle lentissime, di Twin Peaks. Inutile dire che ho molto apprezzato. Il menù pranzo, che ci ha confusi rispetto a quanto appreso dal sito web, era composto di tre portate di cui una vegana. Dopo esserci accordati con il maître per una modifica all’antipasto, abbiamo gustato il variopinto piatto con protagonista il tempeh. L’ho trovato ottimo, equilibrato e molto scenografico. Menzione speciale anche al dolce: un gelato alla mandorla buonissimo e al conto, del tutto abbordabile.

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Ristoranti vegani a Milano: e se pranzassimo con un burger? 

Dove mangiare un buon burger vegano a Milano? Non ne ho provati altri, ma mi sento di consigliare Flower Burger  senza alcun bubbio. Il locale è piccino, vivace e funzionale, come se ne vedono a Berlino. La lista di burger è concisa, varia e prevede delle edizioni speciali stagionali. Special Orange (l’edizione limitata) e Flower Burger mi hanno fatto dire:”Sì, ancora”, nonostante fossi sazia e felice. Prezzo onesto, porzione abbondante e patatine tagliate a mano ben speziate. Poi ci vuole un caffè, ma mi pare il minino.

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Forse esiste: si parla di aperitivo vegano a Milano

Ammetto: mi sono affidata a Tripadvisor. Mi avrà consigliata bene? Ai posteri l’ardua sentenza. Da vera addicted dell’aperitivo quale sono, non potevo rinunciare a scovare un buffet vegano da annaffiare con un cocktail fruttato, prima di cena. Le ricerche mi hanno portate dritta al Ginger Cocktail Lab, sui navigli. Il locale è piacevolmente alla mano e gestito con gentilezza. Devo ammettere che il buffet per l’happy hour è molto abbondante e prevede un quantità di scelte vegane rara da scovare in aperitivo. Unico problema: riconoscerle. Quello sarà pollo? Le crocchette hanno il burro? Il riso ha il tonno? Meno male che ho l’occhio lungo.

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La cena in trattoria (vegana): Milano è anche questo

La trattoria vegana no, non l’avevo considerata. Ma quante volte sono capitata in sedicenti “ristoranti vegani” che del ristorante hanno solo il nome e il prezzo? Sciatti, vecchi e alla buona, si adagiano sulla presunta vena hippie del vegano che pare si senta a suo agio in ambienti sottotono e modesti. La Trattoria Noi Due, invece è dichiaratamente trattoria, per altro deliziosamente arredata e vestita di un’allure romanticamente naive. I prezzi non sono propriamente da trattoria, ma mi sono detta che siamo pur sempre a un passo dai Navigli. Ho apprezzato sia i ravioli conditi con pomodoro, ricottina vegana e pesto che il gulash di seitan. Sulla pasta radicchio e patate invece non mi pronuncio, i “piatti no” forse capitano come le giornate storte.

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Non ti basta? C’è anche la merenda crudista

Scoperta fortuita e casuale all’uscita dal Joia, il Mantra Raw Vegan, ristorante crudista di recente apertura, ci ha accolti per una merenda più che sostanziosa. Le due fette di raw cake erano squisite, ben presentate e, come molti dolci crudisti, incredibilmente sazianti. La bontà della dolce merenda, accompagnata dalla gentilezza del servizio, ha attutito l’arrivo del conto salato. Ma d’altra parte si sà, il crudismo costa, come tutte le cose buone.

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C’è qualche ristorante vegano a Milano che vorresti consigliarmi? Lascia un commento. Prima o poi tornerò, basta che sia freddo.

 

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