VEGANI SI NASCE O SI DIVENTA? DI COME SONO DIVENTATA VEGANA

È difficile dire se tutto è davvero cominciato cinque anni fa quando ho smesso di mangiare carne o se invece il vero inizio risale a quando, da bambina, pregavo mio nonno di non camminare in giardino con gli zoccoli di legno perché altrimenti avrebbe ucciso tutte le formiche  e mi arrabbiavo perché lui, in tutta risposta, rideva e io non capivo perché al mio nonno così buono non importasse nulla delle formiche.

A volte ho pensato a quanto fossi all’oscuro di tutto  prima di diventare vegetariana e poi vegana un anno fa, un po’ come se fino ad allora fossi stata in letargo, a dormire con le mie ancestrali sicurezze da mangiatrice di animali e poi, d’un tratto, una banale ricerca per un compito di inglese riguardo i maltrattamenti sugli animali mi avesse svegliata di soprassalto. E da lì, sì, ho visto tutto con occhi diversi e un anno dopo ho comunicato a mia mamma, con un nodo alla gola, che io non lo potevo più accettare, che non avrei più mangiato un animale in vita mia, che quel petto di pollo che papà cucinava una volta a settimana non l’avrei più toccato. Ho pianto in quell’occasione, d’ angoscia perché avevo scoperto una crudeltà di proporzioni bibliche e perché ne ero stata complice, avrei mai potuto rimediare? Ma quelle erano anche lacrime di paura perché non sapevo se ce l’avrei fatta, e se non ci fossi riuscita mi sarei condannata ad un limbo doloroso “Lo so, ma non ce la faccio” e poi, come la prenderanno i mei genitori , cosa penseranno le mie amiche? Si, cosa penseranno, perché in quel preciso momento ho sentito che mi ero distaccata, in un certo senso, dal resto dell’umanità e quindi anche da loro. Quando l’anno scorso ho deciso di diventare vegana, anche se meno intensamente, ho vissuto le stesse sensazioni, il distacco dal resto, netto, deciso, un taglio che poi non ti permette di ricucire, di tornare indietro perché dentro di te qualcosa di profondo è scattato, si è attivata una consapevolezza dura da scalfire perché è quella che ti dice cosa è giusto e cosa è sbagliato, che ti giuda nei tuoi rapporti col mondo, è un principio etico.

Più di recente però mi sono chiesta se forse non nasciamo con una certa predisposizione ad essere sensibili alla causa vegana o meno, se magari in me non ci fosse sempre stato un seme che poi è diventato, negli anni, una pianta. Questa riflessione nasce anche dal fatto che a volte mi interrogo su come non si possa non compiere questa scelta, non capisco come si riesca a non essere oppressi dall’idea che dietro a quasi ogni pasto che viene consumato ci stia una mattanza di innocenti. Perché non siamo tutti vegani? È forse perché non tutti i bimbi, da piccoli, giocano amorevolmente con le larve da pesca del proprio papà come facevo io? Non credo, negli anni forse sono giunta ad avere una parziale risposta, forse un po’ banale ma che mi fa convivere col mio essere parte di una minoranza che contratta giornalmente con il tutto monolitico, con l’entità totalizzante della maggioranza. La soluzione del dilemma sta nella selettività che il mondo globalizzato ci impone, sta nella  sofferenza che impera nel mondo e che, causa lo sviluppo esponenziale dei mezzi di comunicazione, è visibile in loop per ciascuno di noi. Impossibile fare propria ogni richiesta di aiuto che ci arriva dagli oppressi:  tapparsi le orecchie è un gesto di sopravvivenza necessario, ascoltiamo tutti ad intermittenza e le grida degli animali, rimbalzate dai più forse perché troppe ed incessanti, sono quelle che hanno captato la mia frequenza, per non abbandonarla più.

13 risposte a “VEGANI SI NASCE O SI DIVENTA? DI COME SONO DIVENTATA VEGANA”

  1. Intensa e interessante riflessione, bellissimo blog!

    1. Grazie Federica!! Sei “il mio primo commento” :), keep in touch!

  2. Io c’ero. Quella sera, sedute a quel tavolo: ci avevi radunate tutte, noi le tue amiche, e quel nodo alla gola ce l’avevi ancora. Poi un respiro e via, ti sei decisa a raccontarci la tua decisione, la tua svolta, come c’eri arrivata. Qualche ostacolo, qualche fatica per i primi tempi, poi hai cominciato a sfornare manicaretti e le nostre cenette ora hanno sempre un piatto (o una parte della pizza della Vane) in versione vegan…. che in finale ti freghiamo pure perchè è tutto troppo bbbbbuono!

    Go Marty, go!

  3. Complimenti 🙂 PEr il blog e le ricette, già adocchiate alcune che farò sicuramente!

    1. Grazie mille Penny, allora mi farai sapere come verranno! 🙂

  4. Ciao!
    ho dato una scorta veloce al tuo blog (consigliato da una amica) e devo dire che ho trovato finalmente una risposta a ciò che cercavo: un blog semplice e pratico sulla cucina vegana! ho cominciato a cucinare vegan solo da agosto e devo dire che non è facile ritrovarsi dentro a quella marea di ricette che promettono bontà e che.. dopo averle provate mi ritrovo a pensare (molte volte): ma questi sono pazzi??? secondo loro questa cosa è buona!
    continua così mi raccomando!
    Vale

    1. Ciao Valentina!Grazie mille per il tuo commento,so che all’inizio può non essere facile, anche io quando ho cominciato il mio percorso vegan sono stata presa un po’ dall’ansia, ma poi ho capito che cucinare vegan può essere semplice e veloce e che i gusti nuovi che si sperimentano non sono poi così distanti da quelli a cui siamo abituati! Spero che il mio blog possa esserti d’aiuto! In bocca al lupo! 😉

  5. ciao martina, complimenti per il tuo blog , e complimenti per la tua scelta, non credere che noi 40enni non condividiamo la tua scelta, anzi la tua sensibilita ti fa onore . Capisco le tue difficoltà iniziali. Complimenti anche alla tua mamma!

    1. Grazie mille Lorena, davvero! 🙂 un abbraccio

  6. Ciao bellissima l idea di descrivere le quotidiane problematiche che i vegani riscontrano in una società dominata dagli onnivori. Mi rivedo in molti tuoi pensieri e ti invidio un pochino per le tue amiche che appoggiano con intelligenza la tua scelta . Le mie non fanno altro che tentarmi con pezzi di margherita e simili . la trovo una grandissima mancanza di rispetto. Ma nulla di tutto ciò mi turba . Sono nata per essere vegana! Sono stata onnivora per 22 anni, in costante sotto peso per via Dell inappetenza e un’anemia che ogni tanto mi faceva ritrovare per terra. Ho sempre odiato mangiare carne e pesce ,non per etica ,cosi, perche non mi piaceva forse perche come dici tu nel tuo post sul latte ,avvertivo qualcosa che non andasse ,avvertivo inconsciamente che la carne non e’ altro che un pezzo di cadavere… Poi la scelta vegan tutto d’un tratto, la reazione de miei come se gli avessi appena detto di essere una malata terminale e dopo pochissimo il miracolo 🙂 ! Ora mangio il doppio se non il triplo di quello che mangiavo prima, e non mi ritrovo piu improvvisamente per terra. “il miracolo”tranquillizzo moltissimo i miei. Papà e quasi vegetariano , per via dei miei discorsi su quanto la carne faccia male e mia mamma come la tua ha comprato un libro di cucina vegan e ha accettato la mia scelta. Ho scritto un romanzo scusa 🙂 ma mi piace il tuo vivere vegan e ti volevo raccontare la mia esperienza ..ancora complimenti !

    1. Cara Joy, ci sono molte storie vegan a lieto fine e sono felice che la tua sia una di queste. 🙂 Quando poi riesci a coinvolgere anche chi ti sta vicino la soddisfazione è massima! I tuoi genitori, nonostante lo shock iniziale,si sono dimostrati molto più aperti e moderni delle tue amiche… prima o poi capiranno, hai provato a dire loro apertamente quanto sia difficile per te sapere che non accettano la tua scelta? Un abbraccio.

  7. complimenti per il blog, ti ho appena conosciuta, ma vedo che abbiamo molte cose in comune… con la sensibilità forse ci si nasce, anche io da piccola non volevo che si uccidesse nemmeno un insettino minuscolo… e anche io ho scoperto la vera crudeltà che c’è dietro ad una semplice bistecca facendo una ricerca alle superiori qualche anno fa sulle nuove normative europee del benessere animale..
    Brava continua così

    1. Grazie Miki, continua così anche tu….anche per me, come avrai letto, una ricerca al Liceo è stata galeotta!A volte basterebbe solo avere l’opportunità di sapere, soprattutto in giovane età! Sono felicissima di averti come nuova lettrice 🙂 benvenuta! A presto!

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