Ho provato il Beyond burger: la fake meat che sa di carne. Oppure no?

Beyond burger

Ce n’era bisogno? Del Beyond burger, la carne vegetale con lo stesso sapore e la stessa consistenza dell’originale. Prima di rispondere alla domanda ho provato il Beyond burger, in Italia da qualche mese, in uno dei negozi della catena bolognese WellDone. Ecco com’è andata.

Cos’è il Beyond burger

La Beyond Meat è un prodotto vegetale, fatto con le proteine dei piselli gialli, l’olio di cocco, il lievito e il succo di barbabietola. La parte grassa è data dall’olio di cocco, le proteine dei piselli donano la consistenza carnosa e il lievito alimentare aiuta il gusto. L’olio di cocco e la barbabietola, insieme rilasciano grassi e zuccheri che permettono al Beyond burger di “fare la crosticina”, proprio come la carne. L’idea of course, arriva dagli States (dove ha riscosso molto successo).

Dove mangiare il Beyond burger

L’unico distributore, per ora è la catena bolognese WellDone Burger, nata a Bologna nel 2013. Io l’ho addentato qualche giorno fa a Padova.

Beyond burger

Il Beyond burger assomiglia davvero alla carne? 

La risposta è sì, almeno per me che non la addento da 10 anni. La mia preoccupazione principale era che non mi piacesse, perché troppo simile alla carne animale. Al primo impatto ho sentito una polpetta umida e per nulla pastosa (il che è positivo, molti burger vegetali legano troppo la bocca) dal sapore affumicato e un po’ dolciastro. Niente male, mi sono detta. I problemi sono giunti a metà panino: ho iniziato a trovarlo un po’ nauseante e a distanza di una paio d’ore mi sono accorta di non averlo digerito bene.

Ma è tutta colpa della Beyond meat? 

Poi mi sono chiesta: ma se nel panino ci fossero state anche un’insalatina coleslaw, della senape, una qualsiasi salsa ghiotta ma con il potere di sgrassare la bocca? Forse avrei apprezzato il burger nel suo insieme più di quanto non avessi appena fatto. Sì perché il panino di Well Done non è poi così curato: pane integrale (buona l’idea, ma si sfalda), insalata (insapore, scivolosa e bagnata), pomodoro (scondito) e un po’ di cipolla cruda. A parte si può ordinare una salsa, ma non basta (sia guacamole che bbq sauce sono dolci). Ad ogni modo, grazie davvero per avelo messo a menu.

Beyond burger

Il Beyond burger è un’invezione utile? 

Assolutamente sì. Non mi lancerò in filippiche che non mi appartengono: vado per punti.

  • Anche se non credo tornerò a mangiarlo, può piacere ad altri vegani. Dunque, perché no? 
  • Sono vegana da più di 7 anni e non mangio carne da 10 per motivi etici. Prima consumavo carne ma di rado, perché non sono mai stata un’appassionata. Ma non siamo tutti uguali: sono certa che a qualcuno piacerebbe mettere sulla griglia della fake meat sapendo di non arrecare danno a nessuno. La voglia di “carne finta” rende queste persone meno sensibili alla causa vegana? Non credo proprio.
  • Ho molti amici, alcuni, nonostante siano legati a me che sono veggie da anni non hanno mai manifestato alcun interesse verso la mia dieta, altri sì. Ma sono bloccati, spesso più per questioni di “ghettizzazione sociale” e poca spinta nello sfidare le abitudini consolidate, che per il sapore della carne, ma spesso i due fattori sono legati a doppio filo. Dunque, se l’uso della Beyond meat venisse sdoganato (diciamolo, fa meno flower power del “burger di kale e lenticchie) credo che molti di loro preferirebbero addentare della soddifacente fake meat risparmiando la vita a più di un essere vivente.
  • Per una volta che si possono avere “la botte piena e la moglie ubriaca“, rinunciamo perché la “carne finta” ci fa troppo fantascienza? Cavolo no. Gli ingredienti sono semplici e gli allevamenti, sopratutto quelli intensivi, sono molto più innaturali e perfidi della proteina del pisello.
  • E se non pensi sia così, beh, a questo punto non c’è Beyond burger che tenga.

Beyond burger

4 risposte a “Ho provato il Beyond burger: la fake meat che sa di carne. Oppure no?”

  1. Fabrizio Caprioni dice: Rispondi

    Da grande appassionato di carne ho voluto provarlo anche io, da Welldone a Bologna.
    Senza preclusioni, con la curiosità di capire se davvero un prodotto vegetale potesse prendere il posto di uno di carne vera! Risultato: al palato direi di sì, prova superata! Ma ho riscontrato una pesantezza nella digestione mai provata con la carne vera. Per cui non lo mangerei. Perché se un prodotto che ne sostituisce un altro crea più malessere di quello che va a sostituire vuol dire che c’è ancora tanto lavoro da fare…. Va bene il gusto, ma mai mi sarei aspettato che un hamburger vegetale fosse un macigno da digerire! Mi riservo un futuro di provare la concorrenza, come Impossible Meat ed altri competitors…

    1. Ciao Fabrizio,

      anche io l’ho trovato un po’ pesante da digerire. Ma, come si dice … è solo l’inizio.

      P.s: di recente ho assaggiato un’altra fake-meat (più digeribile secondo me) di cui scriverò presto.

      Grazie e un abbraccio,
      Martina

  2. Laura Barbie Barbona dice: Rispondi

    Arrivato anche a Napoli ed effettivamente è buono, sicuramente da provare per tutti (lo ha assaggiato tutta la mia comitiva di amici non vegani), ma credo che lo digeriró a natale. Preferibile probabilmente a pranzo, in un panino e accompagnato da un amaro. Insomma qualcosa che di tanto in tanto si può fare ma non è da adottare stabilmente nella propria dieta quotidiana.
    Sono molto curiosa di provare l’impossible e tutto quello che questo nuovo trend ci sta portando.

  3. mi piace soprattutto il tuo atteggiamento: ben venga qualunque cosa che risparmi vite e sofferenze animali e aiuti a limitare la ghettizazione sociale dei vegani!
    mi piacciono molto anche i tuoi articoli sui supermercati e sui prodotti…brava! 🙂

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